Una denuncia sulla guerra che riporta le donne al centro della Storia. Un esordio brillante di narrativa per l’inviata de La Stampa Monica Perosino, a metà tra romanzo e verità che ricorda Capote e Carrère, selezionato al Premio Strega 2023
Tanti gli appuntamenti che vedranno l’autrice Monica Perosino, al suo esordio letterario con il libro La neve di Mariupol, partire per un tour promozionale, in Italia e all’estero, con l’intento di far conoscere e portare l’attualissimo tema della guerra in Ucraina al centro del dibattito con la sua testimonianza di reporter e inviata de La Stampa.
- Il 27 marzo l’autrice presenterà il libro alla libreria Feltrinelli di Torino (Piazza CLN, n. 251), alle ore 18:00 insieme alla giornalista Anna Zafesova, che ha scritto anche la prefazione, e all’editore di Paesi Edizioni, Luciano Tirinnanzi. Il pubblico potrà assistere al dibattito e porre domande alla fine della presentazione.
- Il 21 aprile appuntamento a Torino presso l’associazione Bookpostino alle 19.30 in Piazza Statuto 26.
- Il 23 aprile, per la Giornata mondiale del libro, a Livorno, presso la Terrazza Mascagni del Trofeo Accademia Navale, alle ore 18:30, l’autrice interverrà per un altro incontro intitolato “Come nasce un libro. I professionisti della cultura a confronto”. Partecipano: Simone Lenzi, assessore alla Cultura Livorno, scrittore, autore; Luciano Tirinnanzi, editore Paesi Edizioni; Tommaso Eppesteingher, illustratore.
- Appuntamento serale il 4 maggio a Torino, presso l’elegante cornice del Circolo dei Lettori, quando la scrittrice sarà protagonista di un evento nella Sala Grande, con inizio fissato per le ore 21:00, e verrà intervistata dalla giornalista Simonetta Sciandivasci.
- Il 5 maggio appuntamento a Nichelino con Anna Zafesova alle 20:45 all’Auditorium Croce Rossa in Via N. Sauro 13.
- Il 13 maggio appuntamento a Firenze alle 16.30 nell’ambito di una conferenza organizzata da Oxfam (location da definire).
- Continuano le presentazioni con la data del 21 maggio, alle ore 14:00, nell’ambito del noto appuntamento internazionale “Il Salone del Libro”, che si terrà a Torino in via Nizza n. 294, dal 18 al 22 Maggio 2023.
- Il 27 maggio appuntamento a Rorà (Torino) Stone Oven House in Via Maestra 4 alle 17.
- Il 31 maggio appuntamento a Roma al Satyrus (Scalea Bruno Zevi) alle 18 con Monica Perosino e Nona Mikhelidze. Modera la giornalista Luisa Monforte.
- Appuntamento internazionale nella città sede istituzionale dell’Unione Europea ad inizio estate: il 12 giugno si terrà la presentazione del libro a Bruxelles, nell’accogliente cornice della libreria italiana Piolalibri, che si trova nel cuore della capitale. Interviene, oltre all’autrice Monica Perosino, Valentina Brini, giornalista dell’Ansa da Bruxelles.
- Il 5 luglio a Ceva, in provincia di Cuneo, nell’ambito della rassegna “Un libro in giardino”, alle 18:00, si presenterà il libro nel Giardino botanico del Museo, alla presenza dell’autrice, che dialogherà con Paola Scola, giornalista de La Stampa.
La neve di Mariupol: la trama
Nel brillante romanzo-verità di Monica Perosino scopriamo il talento letterario di una scrittrice destinata a stupire. La sua opera non si può catalogare con facilità perché non è né narrativa, né saggistica, né diario, e ha in comune i tratti dei migliori libri-verità, nel solco di Emmanuel Carrère e Truman Capote. Un lavoro sorprendente per un’opera di letteratura vissuta in prima persona che, attraverso un racconto polifonico, documenta l’invasione russa in Ucraina trasformando piccole persone in grandi personaggi e restituisce l’esperienza di una guerra dove non ci sono gesta eroiche, ma letti sfondati, cetrioli in salamoia, babuskhe spaurite, sigarette all’anguria, bunker improbabili e storie grottesche. A volte rideremo, e a volte invece piangeremo insieme a un’umanità che resiste all’orrore.
Monica Perosino – giornalista e inviata di guerra per La Stampa sul fronte ucraino, qui all’esordio come scrittrice – documenta l’invasione russa in Ucraina attraverso la discesa nell’inferno di una donna che questa guerra la carica sulle sue spalle, la vive spalmata sulla sua pelle, la assorbe, la respira, la mangia, la fuma. È una guerra di sudore, fatica, paura, fango, fuga, ha l’odore della benzina nelle taniche e delle sigarette all’anguria, dei panni sporchi e delle trincee scavate nella fertile terra nera ora imbevuta di sangue. Intorno all’autrice si muove un mondo in prevalenza femminile: volontarie, profughe, fotografe, le contadine che offrono rifugio e ristoro e le intellettuali che sotto le bombe vivono anche la lacerazione della cultura nella quale si erano formate.
Quella in Ucraina, infatti, è anche una guerra che ha il volto di donna, e sono principalmente loro le protagoniste delle pagine del romanzo. Ci sono le vittime degli stupri dei soldati russi, raccontate con infinito dolore e delicatezza, così come le determinate attiviste che imparano a fare le bottiglie molotov mentre riscoprono con fierezza l’identità della loro nazione. E mentre gli uomini sono al fronte, a scrivere alle loro amate lettere che potevano essere state composte in una trincea del 1914 o del 1941, sono ancora le donne a prendere in mano le redini del Paese, come è sempre stato nelle guerre dalla notte dei tempi.
La neve di Mariupol al Premio Strega 2023
Il libro è stato selezionato tra le proposte degli Amici della Domenica presentate per concorrere al Premio Strega 2023.
Le motivazioni dell’Amico della Domenica Vito Bruschini, per il Premio Strega 2023:
Monica Perosino è una inviata di guerra della «Stampa» di Torino e nel momento in cui sto scrivendo queste note, è tornata nuovamente sul fronte ucraino. Questo suo romanzo d’esordio non è un romanzo sulla guerra, bensì un romanzo sugli esseri umani. I suoi incontri con una popolazione sfinita e martoriata non soltanto dalle bombe, ma anche dal freddo, dalla fame, dalla disperazione, dalla paura, commuovono fino alle lacrime. È un romanzo dove le donne ci spiegano fino a che punto possa arrivare il dolore.
Leggiamo sui giornali le cronache della guerra, ma Monica Perosino con questo romanzo si spinge più in là e riesce a farci entrare nelle piaghe sanguinanti della popolazione. Gli orrori che ci descrive non sono i morti carbonizzati, i cadaveri senza braccia, i piedi nelle scarpe abbandonati in mezzo alla strada, ma quelli che ti fanno stringere davvero il cuore e comprendere fino in fondo gli effetti raccapriccianti di questo conflitto, come quello della bambina con i capelli precocemente ingrigiti, per la paura, o il pianto dissennato della donna che disperata abbraccia il troncone senza testa, braccia e gambe del marito.
Ma la guerra è anche solidarietà da parte di questa gente fatta di anonimi eroi la cui generosità ti sbalordisce, come
quando un perfetto sconosciuto le dona, senza pretendere nulla, due preziosissime taniche di benzina. La neve di Mariupol è un affresco sulla follia degli uomini come non se ne leggeva dai tempi della nostra prima inviata di guerra, l’indimenticabile Oriana Fallaci. Monica Perosino ci prende per mano e ci accompagna fin dentro l’inferno in cui lei stessa è stata, facendoci sentire persino la puzza della paura. Alla fine della lettura sei così lacerato nell’anima che hai una sola una speranza: che la guerra finisca al più presto.
Monica Perosino
Nata nel 1972 a Torino, laurea in Filosofia, è giornalista del quotidiano La Stampa dal 2001. Dal 2013 si occupa prevalentemente di Europa centrale e orientale, e di Paesi nordici. Come inviata ha coperto le vicende legate ai diritti umani e civili soprattutto in Polonia, Ungheria e Balcani e, più recentemente, la guerra in Ucraina, cui è ispirato questo libro.